La viticoltura non fa eccezione: dalla potatura ai nuovi innesti fino alla vendemmia tutto è regolato dalle fasi lunari
Ma è quando si tratta di godere del frutto di tanto duro lavoro che la luna esercita il massimo del suo potere. Mai lavorare il vino con la luna nuova. La luna calante è invece l’ideale per travasare qualsiasi tipo di vino ed iniziare l’imbottigliamento. Una motivazione potrebbe essere riconducibile alle variazioni di pressione atmosferica appunto legate alle fasi lunari. La luna nuova farebbe scendere il livello del vino all’interno della bottiglia formando aria fino a far saltare il tappo. E’d’obbligo ricordarlo: non esistono fondamenti scientifici sull’effettiva influenza della luna sulla qualità del vino. Metodi di lavorazione consolidati lungo i secoli però, devono aver un fondamento che non si basa solo sulla tradizione quanto sull’esperienza diretta. La luna giusta può rendere il passaggio della fermentazione alcolica più veloce ed efficace.
Altri accorgimenti sono di fondamentale importanza per l’ottenimento di un buon vino: imbottigliare entro un paio di giorni dall’acquisto per non compromettere il processo di fermentazione; le damigiane o taniche che contengono il vino sfuso destinato all’imbottigliamento, devono essere perfettamente igienizzate così come le bottiglie che ospiteranno il vino stesso; lasciar riposare le bottiglie in ambiente fresco (né caldo né freddo) per almeno 40/60 giorni.
Vini nuovi alla Cantina di Quistello
Siamo felici di annunciare una nuova linea di vino in bottiglia: Follìa Rosso e Follìa Bianco.
Nati dalla necessità di rispondere alle richieste dei nostri clienti, sono vini frizzanti leggermente amabili con una delicata dolcezza che rispetta in pieno altre sensazioni gustative come freschezza.
Follìa Rosso Amabile è ottenuto da un blend di Lambruschi quistellesi, dal colore rosso intenso tendente al violaceo con spuma persistente; adatto a piatti della cucina tipica mantovana, salumi, formaggi giovani, tortelli di zucca e per tutti gli amanti di vino fruttato, leggermente amabile
Follìa Bianco Amabile è ottenuto dalle uve bianche del territorio quistellese con una prevalenza di Trebbiano sempre locale; presenta un colore giallo paglierino con perlage fine e persistente; il suo aroma è intenso e fruttato mentre al gusto offre sentori di frutta esotica; ottimo come aperitivo, con formaggi freschi, pesce e con carni bianche in genere. Un vino che si accosta a vari tipi di cucina.
Il nostro vino: il Lambrusco o i “lambruschi”?
Un unico nome che descrive diverse varietà. Più che di Lambrusco si dovrebbe parlare di “lambruschi”. Dall’esclusività del quistellese Grappello Ruberti, all’eleganza del Salamino fino al frutto più deciso del Maestri e del Marani.
Alle diverse sfaccettature del Lambrusco si aggiungono le molteplici metodologie con le quali può essere prodotto: frizzante grazie alla rifermentazione in autoclave, ma anche spumante ovvero secondo il metodo Charmat ma anche secondo il metodo Classico. Recentemente lo Spumante “1.6 Armonia” è prodotto con una base di Chardonnay e un 40% di Lambrusco Grappello Ruberti vinificato in bianco secondo il metodo Classico.
Alla gioia delle bollicine si aggiunge l’emozione di un sorso fresco e di sapore antico con una morbida spuma; secco e fruttato, a volte scorbutico, ma sempre festoso, conviviale e avvolgente.
Cosa ci si aspetta dal 2025?
Da dati statistici emerge che in questo 2025 ci si aspetta un po’ di vino in meno da mettere sul mercato. E questo tutto sommato potrebbe non essere un male in vista di un’annata che, al pari delle ultime, sarà piena di sfide da affrontare tra inflazione, salutismo e un contesto internazionale fatto di mille tensioni ed incertezze.
Redazione Centrale TdG