La Cantina di Quistello è oggi un’istituzione che risale a quasi un secolo fa, conosciuta per i suoi vini artigianali che rappresentano i valori di autenticità, qualità e tradizione
Situata in un territorio il cui passato è ricco di storia: per guardare indietro è necessario trovare le prime tracce di “Labrusca” o “Lambrusca”, come venivano inizialmente chiamati i vigneti da cui deriva questo vino, in alcune anfore etrusche ritrovate vicino a Mantova nel parco archeologico del Forcello che testimoniano la presenza del Lambrusco già dal VI secolo a.C..
La Cantina di Quistello esprime la cura e la sapienza dell’uomo nel domare un’uva selvatica in un Lambrusco nobile.
La strada che percorrono i loro vini, dalla vigna ai calici, è lunga. Il metodo di produzione prevede l’esclusivo utilizzo delle uve dei soci che sapientemente le accudiscono dai germogli alla vendemmia per poi continuare con la vinificazione in cantina a cui viene riservata la stessa cura e la stessa attenzione: il risultato è un Lambrusco il più salubre possibile, molto digeribile e di buona beva.
Il Lambrusco di Quistello al naso offre un’esplosione di profumi di frutti rossi, al palato un gusto sapido e strutturato adatto alla cucina della tradizione locale e non solo, carni e salumi.
In Cantina Sociale di Quistello da sempre credono nel valore dello sviluppo sostenibile: innovano e investono in tecnologie e progetti che testimoniano questo loro impegno. Per quanto riguarda le aziende vitivinicole come la loro, soprattutto il concetto di tutela dell’ambiente è entrato in modo preponderante a far parte del quotidiano. Non poteva essere altrimenti visto che lavorano a stretto contatto con la natura ogni giorno e godono di uno dei frutti più preziosi di questo loro territorio: l’uva.
La loro Cantina è più di un luogo di produzione di vino: è un custode del territorio, un promotore del benessere sociale e un pioniere della sostenibilità.
La Cantina di Quistello è tra le prime realtà enologiche mantovane ad aver ottenuto il Certificato Equalitas “Modulo Organizzazione Sostenibile” e ora anche “Modulo Prodotto Sostenibile” per la quasi totalità della produzione a riprova del forte impegno di questi anni. Dunque una realtà cooperativa che considera la tradizione una innovazione, proprio quell’innovazione che la conduce verso il futuro sia prossimo che di lungo periodo. “Salubrità” nella conduzione dei vigneti con l’uso di tecniche mirate al rispetto dell’ambiente e del consumatore ovverosia ottenere uve con il più basso tenore di residui chimici da trasformare in un vino sempre più salubre. Altro valore che la cooperativa persegue è quello etico a 360 gradi coinvolgendo gli attori della filiera in modo diretto e indiretto.
Info: www.cantinasocialequistello.it
Redazione Centrale TdG