Lentezza, natura e sostenibilità. Il futuro del turismo si appresta ad essere un felice ritorno al passato, per riscoprire la bellezza delle cose autentiche e la gioia della semplicità. Lunghi periodi di isolamento e limitazioni personali hanno modificato profondamente l’approccio del turista al viaggio, sempre più incline al confort, alla vita all’aria aperta, a badget low cost ma ricchi di esperienze capaci di farci diventare una cosa sola con terra, cultura, mare.

Tra le tantissime offerte turistiche della Francia 2021, nell’anteprima stampa Mediatour–Atout France, moderata da Barbara Lovato, responsabile Ufficio Stampa & P.R., la Bretagna, regione a nord- ovest della Francia, famosa sin dall’antichità per i paesaggi verdissimi ed incantati, ha conquistato una particolare attenzione evocando sensazioni di vento nei capelli, spiagge di sabbia fine, castelli fortificati, luci e colori dell’oceano, pennellate di emozioni che già nella metà del 19° secolo, conquistarono nobili e grandi artisti come Monet, Gauguin e Picasso che dipinse una cinquantina di quadri tra cui il celebre Deux femmes courant sur la plage, gouache su compensato realizzato nel 1922, sintesi dell’ebbrezza dell’estate, tra mare e sole.

Il ventaglio di offerte è ricchissimo, tra itinerari slow a contatto con la natura, tour in bicicletta tra piccoli villaggi, sentieri poco battuti, percorsi in kajak, in barca a vela o a bordo del veliero storico Saint-Quay nonchè esperienze insolite come fare il burro, seminare i fiori e l’orto, raccogliere mele e uova di giornata in una delle tante fattorie come les Jardins de Coët-Kra a Vannes o Aven Parc a Pont-Aven oppure escursioni golose nel Golfo del Morbihan nei parchi di ostriche con l’ostricoltore Ivan Selo.

Gli amanti delle tradizioni culinarie potranno bearsi alla scoperta dei tanti prodotti tipici, come il burro salato ed il grano saraceno IGP, di cui la regione va giustamente fiera, tant’è che viene considerato l’”Oro bruno”. Originario del Nord-est asiatico, il grano saraceno non è un cereale, ma un seme, ricco di proprietà energizzanti, privo di glutine ed altamente digeribile, coltivato soprattutto nei paesi freddi e nelle zone di montagna, dov’è protagonista di tantissime ricette. Dal 2010, la farina di grano saraceno beneficia dell’IGP, con coltivazione biologica, prodotta nel Moulin de Bertaud a Bain-de-Bretagne e il Moulin de La Falaise a Batz-sur-Mer , visitabili con tour organizzati.
Leggero e dal sapore delicato, il grano saraceno è incredibilmente versatile in cucina, ottimo in piatti dolci e salati, come le famose crepes di grano saraceno, Galletes de sarrasin, piatto tradizionale della Bretagna, servite tradizionalmente con prosciutto cotto, groviera ed un uovo al centro. A Rennes, capitale della Bretagna, nota per la più grande concentrazione di case a graticcio del Grande Ovest (286!) e ben 800 ettari di verde, la galette-saucisse è il simbolo dello “breizh street-food”, una specie di hot-dog locale a base di galletta ripiena di salsiccia di maiale artigianale grigliata con un pizzico di mostarda, meglio di composta di cipolle, molto più in sintonia con la tradizione dell’Alta Bretagna, risalente alla fine del XIX secolo, che combina due emblemi gastronomici della Bretagna, il grano saraceno e il maiale, ma che è anche una bellissima storia di come un piatto povero di campagna sia riuscito, nel tempo, a conquistare i palati della ricca città.

Sul filo della semplicità, il far bretone è un dolce “contadino”, nato nelle cucine di campagna del 18° secolo, dalla delicata consistenza di un budino che deve la sua eccezionale bontà alla genuinità degli ingredienti usati dalla massaie di un tempo, come latte e burro, leggermente salato, freschissimi, spesso arricchito con frutta, quello originale, Far Breton aux pruneaux, prevede le prugne secche ammollate in rum o sidro.

Ma la Bretagna ha ancora tanto altro che attende di essere sperimentato e vissuto, appena si potrà.
Un patrimonio inatteso tutto da scoprire.
Info: www.france.fr
Carmen Guerriero