Dal capoluogo, L’Aquila, ai borghi pittoreschi, tante proposte di turismo esperienziale e sostenibile

Chi ha detto che lusso è solo resort 5 stelle, spiagge da VIP, yacht ormeggiati al largo?
Il lusso più autentico può essere fatto da esperienze genuine, relazioni umane, sostenibilità, cultura e natura incontaminata.
Ecco dunque perché l’Abruzzo, una regione ancora poco conosciuta, sia dal pubblico nazionale che internazionale, può candidarsi ad essere “la nuova frontiera del lusso autentico in Italia”.
Su questa base e con questo claim, nasce una campagna, destinata al mercato USA, con forte visibilità digitale e mediatica e nasce un bel catalogo di proposte di turismo esperienziale e sostenibile da vivere in Abruzzo.
E’ il primo catalogo digitale di offerta integrata d’Abruzzo, un progetto promosso dal GST – Gruppo di Sviluppo Territoriale e realizzato grazie al contributo della Fondazione CREA – Regione Abruzzo, con l’obiettivo di unire operatori, esperienze e comunità in una visione condivisa di turismo sostenibile e competitivo.
In questo campo le opportunità sono tante e c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Dalle visite culturali ai trekking, dalle escursioni sportive ai corsi di cucina o di ceramica, dalle cooking class, ai wine tasting in vigna o in cantine storiche, alla tintura dei tessuti con le erbe, ai laboratori di formaggi, la regione offre davvero tanto.

E sarà questa l’occasione anche per scoprire un Abruzzo lontano dai percorsi turistici comuni.
Una natura incontaminata, storia millenaria e tradizioni autentiche saranno oggetto di avventure e scoperte.
Ad esempio c’è un altopiano, in Abruzzo, in cui ti aspetti di vedere un cowboy con cappello floscio, speroni e pantaloni di cuoio, seduto accanto al fuoco a cuocere una zuppa di fagioli (.http://www.borgocasteldelmonte.com)
Il panorama è quello dei lunghi canyon e delle pareti rocciose a cui ci hanno abituato i film western.

Siamo a Campo Imperatore, un enorme altopiano nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove si alzano monti imponenti alti fino a 3000 metri, le cime più alte di tutti gli Appennini.
Sono il Corno Grande e il Corno Piccolo, il Monte Camicia e il Monte Bolza da esplorare e godere in tutte le stagioni: in estate e primavera con le fioriture coloratissime e i prati erbosi, in autunno e inverno con il freddo pungente, le abbondanti nevicate, le magnifiche piste da sci innevate tutte naturalmente.
Si capisce qui come mai l’Abruzzo sia una regione amatissima dalle produzioni cinematografiche.
Vallate e montagne sono state spesso scenario d’eccezione per film e spot pubblicitari.
Per arrivare in alto si parte dalla frazione di Fonte Cerreto, la stazione sciistica voluta da Mussolini con la moderna funivia (ogni vagone può portare fino a 100 persone) ed il vicino Hotel Cristallo.
Anche la strada che porta sul Gran Sasso è affascinante e panoramica, disseminata di borghi uno più bello dell’altro.

Sono ad esempio Castel del Monte, tra i borghi più belli d’Italia, che nel centro storico, tra vicoli e vicoletti, sporti e sottopassaggi, propone il Museo Etnografico sugli usi e i costumi della gente “castellana”, l’attività dei pastori, la lavorazione della lana, le tradizioni religiose, gli arredi d’epoca, i forni a legna della comunità (www.borgocasteldelmonte.com).
Oppure la spettacolare Rocca Calascio, definita dal National Geographic tra le 10 rocche più belle del mondo, un vero nido d’aquila.
Ci si arriva con un po’ di pazienza e di fatica. Ma la fatica è ripagata dallo spettacolo memorabile dalla terrazza: orizzonte infinito, paesi sparsi, cime imbiancate.
Proprio a Rocca Calascio e a Castel del Monte sono stati girati film di livello internazionale, come Ladyhawke con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer, Il nome della rosa con Sean Connery e The American con George Clooney.
Calascio, a sua volta, è nota oggi per essere luogo di innovazione e di laboratori nel ex Convento francescano di Santa Maria delle Grazie, fondato nel 1534.
E Capestrano, famosa per il più celebre guerriero italico, oggi simbolo dell’Abruzzo e della sua identità, offre lo spazio d’arte multidisciplinare La Dama di Capestrano per valorizzare moderni talenti creativi.
Qui apprezziamo il coraggio di portare avanti non un progetto, non uno spazio, ma un modo di interpretare la vita attraverso vari linguaggi che passano dall’arte in termini prettamente figurativi, all’arte di sapersi prendere cura di sé, all’arte di trovare il proprio posto nel mondo e ritrovarsi per arricchirsi.
Borghi suggestivi anche sui versanti della Maiella.
Pennapiedimonte, piccolo paese montano arroccato a 669 metri, sul versante orientale della Maiella, su un ripido costone che scende a picco sulla Valle dell’Avello, è noto per essere il borgo degli scalpellini.
Il paese è monumento nazionale dal 1970 per le case in pietra locale disposte a gradinata e scavate in parte nella roccia viva. Da ammirare, in particolare, la Casa rupestre.
E arriviamo alla grande cultura e alla grande arte.
Aquila o L’Aquila, come fu modificato il suo nome negli anni ’30, capoluogo della regione, è una città sorprendente nella sua moderna vivacità, eppure ricchissima di arte e di storia.
Tra l’altro proiettata nel 2026, quando sarà Capitale della Cultura.
Fondata nel 1254 con il sigillo di Corrado IV di Svevia, riunendo castelli e villaggi sparsi, seconda città del Regno di Napoli, visse la sua epoca d’oro nel ‘400 e nel ‘500.
Fonti di ricchezza erano la coltivazione del prezioso zafferano e la transumanza, quel fenomeno economico e sociale per cui ogni anno milioni di pecore scendevano dalle montagne e, passando dal Tratturo magno, arrivavano alla Dogana di Foggia per svernare nel Tavoliere. La zafferano e la lavorazione della lana, oltre alla proprietà di enormi greggi, generavano grandi ricchezze: da qui la committenza di opere d’arte, chiese imponenti e grandiose.
Le chiese in teoria sarebbero 99, come le famose cannelle della Fontana, in ricordo delle famiglie fondatrici.

Tra queste almeno due sono imperdibili, San Bernardino, dal prezioso soffitto a cassettoni intagliato e ornato di oro zecchino, la facciata e la scalinata monumentale e Collemaggio.
Proprio Collemaggio ha una storia singolare.
Nel 1288 l’eremita Pietro da Morrone fece costruire la basilica di Santa Maria di Collemaggio, grande esempio di arte romanica, dove poi fu incoronato Papa con il nome di Celestino V, il Papa del “gran rifiuto”. Nel 1294 Celestino emanò una bolla pontificia, con la quale concesse un’indulgenza plenaria e universale, la cosiddetta Perdonanza, a tutti coloro che fossero entrati nella basilica tra le sere del 28 e del 29 agosto di ogni anno, il primo Giubileo della storia.
Oggi la Perdonanza celestiniana, patrimonio immateriale dell’Unesco dal 2019, è una manifestazione che richiama migliaia di persone a L’Aquila in tutta l’ultima settimana di agosto.
E, nella passeggiata per L’Aquila, non dimentichiamo almeno due fontane: quella delle 99 cannelle, una delle più antiche e più belle del centro storico e la Fontana Luminosa, anche questa simbolo della città, così chiamata per i pittoreschi giochi di luce che si possono ammirare soprattutto di notte.

Artigianato
La creatività e l’ingegnosità abruzzese si manifestano nel capoluogo della regione, in tante attività, che si prestano a visite ed esperienze dirette.
Ad esempio l’arte del ricamo a tombolo: l’Associazione Il Miracolo Bianco delle Mani tramanda l’autenticità del merletto a tombolo “punto antico aquilano”, nato nella seconda metà del Quattrocento, attraverso i rapporti commerciali con Venezia e le Fiandre.
Oppure l’arte orafa portata avanti da Laura Caliendo & Gabriele Di Mizio che con la loro creatura ARTLAU creano originali pezzi unici apprezzati anche da Papa Francesco e Papa Leone, oppure l’arte della ceramica con incisioni e graffiti realizzata da Stella Lucente di L’Aquila Ceramiche. O anche la lavorazione dello zafferano, grande eccellenza abruzzese, nell’azienda il Ramo di Mandorlo.

Collocato nel centro della città, il Palazzo Storico Tre Marie, oltre ad ospitare il famoso Ristorante e l’Antico Caffè, è anche dimora, spazio espositivo, sale per eventi aziendali e di formazione. Le Sale sono la cornice ideale per la presentazioni di prodotti artigianali, come appunto lo zafferano: in una stanza, sulla parete dell’antico locale, c’è un ramo di mandorlo legato allo zafferano, perché l’essiccazione dei pistilli avviene su un setaccio sopra un braciere di legno di mandorlo (www.anticocaffetremarie.it).
Notevole anche l’arte vitivinicola dell’azienda agricola Valle Martello dei fratelli Masci, la più piccola produttrice del Costamagna DOC, presieduta da Katia Masci.
Info per chiunque voglia sperimentare attività e visite in Abruzzo Taste Abruzzo Experience il cui tour operator è borGO:
Franca Dell’Arciprete Scotti




