Via libera al pass europeo e ai viaggi per turismo oltre confine, qualcosa che fino a due estati fa davamo per scontato e che adesso ci sembra una conquista.
Una delle mete più interessanti per una scappata di una settimana è Lisbona, città tra le più belle d’Europa.
Belvedere, maioliche, musei, castelli, fado … la capitale portoghese è la dimostrazione lampante che l’interesse non si misura in chilometri ma è meglio non dimenticare di indossare calzature comode e comprare la Lisboa Card che include, oltre agli ingressi a musei e monumenti, anche la possibilità di muoversi gratuitamente con il trasporto urbano della città, tra ascensori, tram, metro e funicolari.
In città
Lisbona è piena di siti e luoghi emblematici, difficile scegliere cosa visitare in pochi giorni.
Una delle attrazioni più caratteristiche senza trascurare i tram, è l’ascensor da Bica, ovvero un piccolo tramvia che sale e scende quasi in verticale. Con una piacevole passeggiata a piedi si arriva alla vicina e celebre Praça do Comércio: il cuore di Lisbona.
Questa piazza è una delle immagini più riconoscibili della città, con le sue imponenti facciate gialle, la statua del re José I e l’Arco di trionfo. Gli abitanti la chiamano Terreiro do Paço, la cui origine si dice derivi dal fatto che il Palazzo Reale si trovasse nella piazza fino a quando non venne distrutto dal terremoto del 1755. Non a caso, Terreiro do Paço in italiano significa “terreno del palazzo”.
Poco distante da questa piazza troviamo il Museo del Fado, assolutamente da visitare per farsi avvolgere dalla musica tradizionale popolare del Portogallo. Poco distante la Fondazione José Saramago, Premio Nobel della Letteratura 1998, situata al primo piano dell’edificio Casa dos Bicos che ospita anche uno dei siti archeologici della città.
Se amate le opere di Saramago vi emozionerete nel leggere la corrispondenza tra lui e lo scrittore brasiliano Jorge Amado e sentirete la solennità dell’ulivo ai cui piedi giacciono le sue ceneri, proprio di fronte alla Fondazione.
Se letteratura e musica non hanno esaurito la vostra vena romantica e le forze non sono venute meno, la tappa successiva è da dedicare a Belém.
Sempre con il tram, in appena 20 minuti si raggiunge il quartiere in cui domina il Monastero do Jerónimo sicuramente un must della città!
Procedendo verso la torre incontriamo il Museo Colecção Berardo, che ospita il meglio di surrealismo, dadaismo, arte cinetica, minimalismo dal 1960 al 2010, da Picasso a Pollack, in una lunghissima lista di artisti!
Sulla sua bellissima terrazza una pausa per prendere un caffè e ripercorrere con la mente le tante opere appena viste e poi via verso la celeberrima torre de Belém aspettando il tramonto sul Tago!
La cena ovviamente nello stesso quartiere dove, oltre alle famose pasticcerie, si trovano ristorantini di cucina locale rivisitata. Da provare prima di riprendere il tram la Cataplana di Baccalà, Gamberi e Vongole, una delizia!
Se non volete perdervi un altro dei simboli della capitale lusitana, la parola d’ordine ricorda il titolo di un’opera di teatro (poi anche film): “un tram chiamato desiderio”; sto parlando del famosissimo tram 28 da prendere per visitare in modalità alternativa il centro storico nel quartiere di Alfama.
Il percorso dura circa un’ora in ciascuna direzione, partendo dalla piazza Martin Moniz e arrivando al suggestivo Cimitero dei Piaceri – Cemitério dos Prazeres in portoghese.
Alfama è considerato il quartiere più antico di Lisbona e se si vuole conoscerlo più a fondo è sufficiente scendere dal tram e camminare lungo le sue stradine medievali senza una meta precisa, lasciando che sia la città stessa a guidarvi.
Gironzolando, gli appassionati di letteratura che hanno amato ‘Sostiene Pereira’ di Antonio Tabucchi si daranno appuntamento in Rua Saudade, dove viveva il protagonista.
In questa zona vanno ricordati tre monumenti: la Cattedrale, le rovine del Monasterio Do Carmo (memoria del terremoto di Lisbona del 1755) e il Castello di San Jorge.
La cattedrale è il più antico edificio e dall’inizio della sua costruzione a metà del XII secolo si susseguirono diversi terremoti a cui fortunatamente esistette. Fu il re Alfonso Enrico a ordinarne la costruzione nel 1147. Per aumentarne l’importanza vi fece portare le reliquie di San Vicente, patrono della capitale, che all’epoca si trovavano a Saragozza, in Spagna. Arrivarono in città su un’imbarcazione protetta da due corvi che si possono osservare riprodotti sullo scudo di Lisbona e ovunque in città, da quelli raffigurati sui lampioni sino a quelli disegnati a terra con i ciottoli.
Il Castello San Jorge è forse il miglior punto panoramico. L’antica fortezza musulmana divenne un castello cristiano dopo la Riconquista e poi sede del Palazzo Reale con l’elezione a capitale del Regno del Portogallo nel 1255. È meglio visitarlo nel pomeriggio magari verso il tramonto, quando c’è meno gente. Se poi trovate il carretto ambulante dei vini, ancora meglio! Concedetevi un buon tinto portoghese come aperitivo per iniziare la serata prima di scendere al quartiere Chiado per la cena e finire la serata con un buon Porto al Café A Brasileira.
Altri due appuntamenti imperdibili sono… innanzitutto il Museo de Los Azulejos e non poteva non essere così, dato che il Portogallo è sinonimo di maioliche. Dopo essere rimasti a bocca aperta in molte chiese e per strada, è ora di conoscere meglio questa tradizione. All’ultimo piano del museo c’è una rappresentazione della città prima del terremoto del 1755: sfido a contare tutti i monasteri e i conventi!
E infine una visita obbligata a una delle librerie caffè più antiche della città, Livraria & Cafe, dove c’è un interessante spazio dedicato al poeta Fernando Pessoa.
Gita fuori porta, Sintra
Ma Lisbona non sarebbe tale se non si visitassero almeno un paio delle più famose località ubicate a pochi chilometri di distanza. Per ottimizzare il tempo a disposizione il mio consiglio è organizzare un transfer privato che vi venga a prendere, vi porti e vi riprenda per tutta la giornata.
In questo modo si può anche fare una fermata intermedia prima di arrivare a Sintra e visitare il Palazzo Nazionale di Queluz, una residenza reale raggiungibile in 15 minuti in auto, una piccola Versailles in cui si alternano barocco, rococò e neoclassico.
Arrivati a destinazione, la visita al Palacio da Pena è altamente consigliata. Il Palazzo, forse il più visto del Portogallo, con i suoi colori sgargianti e la nebbiolina che lo avvolge (tanto da farlo sembrare una via di mezzo tra il castello di Walt Disney e quello di Harry Potter), fu fatto costruire nel 1840 da Maria II di Braganza come regalo di nozze per il marito re Ferdinando II del Portogallo sulle rovine di un convento del ‘400. Dal 1995 è patrimonio UNESCO.
Prima di ripartire fate un giro nel suo piccolo centro storico di Sintra e fermatevi a provare i dolci tipici, come le Queijada.
Se il tempo lo permette, un salto al Cabo de Roca e a Cascais non ve ne farà pentire, ma ricordate: se piove e non siete “impermeabilizzati” dalla testa ai piedi, meglio evitare Cabo del Roca o in pochi secondi vi ritroverete inzuppati dalla testa ai piedi!
Volare a Lisbona
Con TAP Air Portugal, voli da Roma, Milano, Bologna e Venezia.
App free per info su volo e destinazione scelti e notifiche automatiche via e-mail e sms sui voli acquistati. Per info www.flytap.com
Inoltre, TAP offre ai passeggeri proposte diversissime come https://www.flytap.com/it-it/retrojet un viaggio nel tempo… gli anni ’70. Un viaggio unico alla volta dei ricordi di un decennio indimenticabile. L’esperienza inizia già a terra con tutti i dettagli anni ’70 durante il check-in, ma non voglio raccontarvi di più, posso solo dirvi che sono momenti da provare, soprattutto per chi come me in quegli anni era troppo giovane per ricordarsi.
Per ultimo TAP, su tratte intercontinentali o con destinazione Azzorre o Madeira in andata o ritorno, offre la possibilità di fermarsi gratuitamente a Lisbona o a Porto fino a cinque notti (programma Portugal Stopover)
Lo stopover consente di usufruire di altri vantaggi come tariffe alberghiere esclusive, offerte speciali e sconti presso numerosi partner.
Per maggiori informazioni
https://www.visitlisboa.com/
Silvia Donatiello