Aristocratica ed avvolgente, come le essenze di cui è da tempo ambasciatrice. Così si presenta Savigliano, vivace ed attiva cittadina della pianura cuneese di poco più di 20.000 abitanti, agli occhi di coloro che decidono di dedicarle un po’ del proprio tempo per scoprirla passo passo, perdendosi piacevolmente fra piazze, vicoli e palazzi intrisi di storia.
Vicina a Torino – a cui è comodamente collegata in mezzora circa da frequenti collegamenti ferroviari -, e alle porte delle Langhe, sorge tra i fiumi Maira, Mellea e Varaita. Una posizione naturalmente strategica e che ha delineato una lunga storia, scritta a più mani. Sin dagli albori e dai primi insediamenti romani, come testimoniano are, cippi, terracotte e ceramiche conservati oggi al Museo Civico. Nel XII era già libero comune, menzionata, con il nome di “Villa Saviliani”.
Da lì in poi, gran parte dei potenti che governarono il Piemonte hanno lasciato tracce del proprio passaggio: dagli Angioini, agli Acaja, fino ai Savoia che la scelsero spesso per lunghi soggiorni. Ma soprattutto come avamposto difensivo ai confini del Marchesato di Saluzzo. Seppur defilata dalla Torino capitale – prima del ducato e poi del Regno – , alternando momenti di gloria e di declino, fu sempre in primo piano. Da segnalare anche, nel periodo risorgimentale, l’importante figura di Santorre Derossi Conte di Santa Rosa, esponente di una delle famiglie nobili saviglianesi più in vista e fra i sostenitori degli sfortunati moti rivoluzionari del 1821. Origini saviglianesi anche per la famiglia Tapparelli, poi D’Azeglio. Il suo ultimo esponente ha lasciato alla Città la biblioteca di famiglia.
Arte e Cultura da Capitale
Tra il 1434 ed il 1436 Savigliano fu sede dell’unica Università piemontese. Ancora oggi l’ex convento di Santa Monica, edificio del ‘600, in passato anche utilizzato come“deposito di mendicità” e Caserma di Cavalleriache alloggiò anche il reggimento dei Cacciatori delle Alpi, è sede dei corsi di alcuni corsi di laurea, fra i quali quello in tecniche erboristiche.
Fra i suoi figli illustri figura anche Giovanni Virginio Schiaparelli, importante astronomo che diresse l’osservatorio astronomico di Brera a Milano, conosciuto per le scoperte dei canali su Marte, le osservazioni su Saturno e Urano, gli studi su Mercurio e Venere e le indagini sulle comete e stelle cadenti.
Di assoluto rilievo poi è il suo patrimoni tardo-rinascimentali e barocchi, fra i più ricchi del Piemonte. Il XVI e XVII furono infatti i secoli d’Oro della Scuola artistica saviglianese, una delle più alte espressioni del barocco nel Piemonte del Seicento, che tramite Giovanni Antonio Molineri ebbe il merito di portare in Piemonte, e tra le prime in nord Italia, il realismo di Caravaggio.
Una visita all’insegna dei cinque sensi
Ogni momento del passato saviglianese si rispecchia nell’impianto urbano del centro storico, preservato in gran parte intatto.
Immaginando una passeggiata virtuale fra palazzi nobiliari, chiese, monasteri e testimonianze di una radicata cultura contadina, suggeriamo quindi un percorso urbano dal fascino riservato e dalle non poche, piacevolissime, sorprese.
Punto di partenza ideale è la scenografica Piazza Santa Rosa, su cui affacciano case torri e notevoli esempi di architettura medioevale.
La Torre Civica, originaria del XII secolo si erge a simbolo della Città, mentre Via del Teatro, con il suo andamento irregolare, risulta di grande fascino. Sul lato opposto della piazza si trovano l’Antico Palazzo Comunale, dalle forme romanico-gotiche, il rinascimentale Arco di Trionfo, datato 1585, dedicato a Carlo Emanuele I e all’infanta Caterina di passaggio in città dopo le nozze . Il nome della piazza si deve alla statua che sorge nei pressi dell’arco, dedicata al patriota piemontese, infelice eroe dei moti del 1821, SantorreDerossi di Santa Rosa, nato a Savigliano nel 1783 e morto in Grecia combattendo per la guerra d’indipendenza sull’isola di Sfacteria. A destra dell’arco, l’antico palazzo comunale.
La vicina Via Beggiami è dedicata ad un’antica e potente famiglia saviglianese di ambasciatori, vicari del re e abati e di Cristoforo Beggiami, che creò una delle prime tipografie piemontesi nel 1470. Particolare l’arco che collega due case. Nei pressi, su piazza Turletti affaccia il neoclassico Teatro Milanollo (1834-1836), detto “piccolo Carignano” per la bellezza delle sale interne che lo rendono simile a quello del capoluogo piemontese. Il nome attuale deriva da due sorelle saviglianesi, violiniste apprezzate in tutta Europa nel XIX secolo. Oggi il Teatro è uno dei poli culturali più importanti della Provincia, con numerosispettacoli messi in scena ogni anno, a cui si aggiungono eventi e convegni di grande richiamo. E’ aperto solo in occasione di spettacoli ed o visite programmate.
Tornati su Piazza Santa Rosa e proseguendo attraverso l’Arco si entra nell’antica Contrada Maestra oggi via S. Andrea, lungo la quale si incontrano la Collegiata di S. Andrea, una fra le più antiche della città, con la notevole la cappella di San Nicola a destra dell’ingresso, ricoperta di affreschi del XIV secolo. Poco oltre, si trova Palazzo Taffini d’Acceglio, risalente ai primi decenni del XVII secolo. Un edificio che alla sobria eleganza esterna contrappone fastose saleinterne. Di grande effetto è il cortile d’onore con tre ordini di logge, senza dimenticare la Sala Regia con uno dei cicli di affreschi seicenteschi di scuola saviglianese più importanti del Piemonte. Qui dimorò Isabella di Savoia Carignano, in una sequenza di ambienti di delicato gusto rococò, molto in voga nel ‘700.Oggi il Palazzo accoglie Múses, Accademia delle Essenze progetto culturale ed espositivo, ideato dall’Associazione Le Terre dei Savoia, per valorizzare i saperi secolari del Piemonte nella produzione delle erbe officinali. Isabella di Savoia fece poi costruire 2 palazzi sullo stesso fronte della strada. Uno di questi, palazzo Villa, alla morte della principessa fu acquistato dai Santa Rosa e qui vide la luce Santorre, attivista e patriota che fu figura di spicco del Risorgimento italiano.
Appena dietro Palazzo Taffini, seguendo Contrada delle Beccherie, appare alla vista Palazzo Muratori Cravetta, esempio unico di dimora nobiliare manierista in Piemonte, destinato ad ospitare principi, duchi e la più alta nobiltà. Oltre al scenografico cortile con giardino all’italiana, nel suo interno è possibile visitare la grande Sala dove nel 1630 morì il Duca Carlo Emanuele I di Savoia, suocero di Madama Reale Cristina di Francia che trascorse lunghi periodi a Savigliano durante la reggenza del figlio Carlo EmanueleII. Notevole il quattrocentesco soffitto a cassettoni con più di 180 formelle dipinte.
Proseguendo lungo la via, nell’omonima piazzetta, si giunge alla Chiesa di S. Maria della Pieve, che custodisce alcuni dei pezzi più prestigiosi del Molineri.
Dall’altro lato di Piazza Santa Rosa, dove dal 2020, una ex edicola in ferro realizzata dal fabbro saviglianese Gianni Girone, è oggi punto informativo e ufficio turistico. La vicina Via Tapparelli, disegna un sinuoso tracciato che porta alla Chiesa dell’ Arciconfraternita della Pietà realizzata nel XVIII secolo. La via pedonale offre una tranquilla passeggiata tra le botteghe e giunge al cospetto della Chiesa di San Filippo Neri . Al fondo della via la Chiesa dell’ Arciconfraternita dell’Assunta con una bellissima cupola, architetture prospettiche e una bella Assunzione. In uno dei medaglioni sopra i pilastri l’affresco della Vergine che protegge la città di Savigliano dal fulmine. Sulla stessa piazza si trova l’Abbazia Benedettina di S. Pietro, scrigno di opere d’arte quali il Polittico di Gandolfino da Roreto (1510) e numerose opere della scuola saviglianese. A lato della Chiesa, merita una sosta il Chiostro rinascimentale.
Il percorso raggiunge l’ex Convento di S. Francesco attuale sede del Museo Civico, che raccoglie reperti archeologici e documenti del passato più antico della città. Di grande interesse è la pinacoteca interna che custodisce opere dal ‘500 al ‘900 tra cui il Trittico Fiammingo di Giobbe E la Gipsoteca Davide Calandra, che conserva una significativa collezione di bozzetti dello scultore, tra cui il noto fregio monumentale che orna il Parlamento a Montecitorio. Sono inoltre presenti opere dello scultore saviglianese Annibale Galateri.
Dal cuore urbano, Piazza Santa Rosa, attraversando l’arco di Via Alfieri si accede a Piazza del Popolo costruita dopo l’abbattimento della cinta muraria nel Settecento. Qui si trova l’Ala del Mercato costruita per ospitare il mercato dei bozzoli per la fiorente industria locale della setanella seconda metà dell’Ottocento. Al centro della piazza il monumento opera dello scultore Annibale Galateri ricorda il generale saviglianese Giuseppe Arimondi, caduto nella tragica disfatta di Adua.
Pause golose
Come in un vero salotto, all’ombra della Torre Civica, Savigliano invita anche a frequenti pause in caffè e pasticcerie, per gustare i dolci come gli Arimondini al cocco, al rhum ed al maraschino, dedicati al Generale Arimondi, eroe sul fronte di Adua; oppure per centellinare il “Paulin”, un vermouth bianco, realizzato con una ricetta segreta e che viene venduto, per tradizione, solo a bicchieri . Premessa ideale di più laute degustazioni. A cominciare dalle varie specialità di carne di nobile razza piemontese di cui il saviglianese vanta produzioni indiscusse, in particolare la costata con l’osso denominata “Madama La Piemonteisa”, in molti ristoranti accompagnata da una salsa tratta dagli storici ricettari della famiglia Santa Rosa.
Chi ama cercare prelibatezze e acquisti a KM 0 non può trascurare il caratteristico mercato settimanale che si tiene il martedì ed il venerdì nel triangolo disegnato dalle piazze del Popolo, Santarosa e Cavour. Una vera istituzione che tramanda antiche usanze e riserva piacevoli incontri con contadini e produttori locali di bontà di ogni genere.
Culla dell’industria ferroviaria
170 anni di tradizione ferroviaria. Nel segno della continuità e di una industria in continua evoluzione. Già quaranta anni circa dopo il ritorno dei Savoia (1814), nel 1853, Savigliano era infatti servita dai treni in servizio sulla linea Torino – Cuneo, realizzata per raggiungere più facilmente il Castello di Racconigi (15 KM), dimora sabauda fra le più amate dai regnanti ora Patrimonio Unesco. Da allora la ferrovia ha sempre avuto un ruolo primario nell’economia saviglianese. Con la ferrovia , e la necessità di manutenzione per i treni:, nasce nel 1880 la S.N.O.S. Società Nazionale delle Officine di Savigliano successivamente acquisita dalla FIAT Ferroviaria e in tempi recenti dall’ALSTOM francese. La storia della tradizione ferroviaria saviglianese è documentata dal Museo Ferroviario regionale, istituito 45 anni fa e riallestito da un ventennio.
Il reportage di Alessandro Gandolfi per National Geographic
Gli odori e i profumi sono sempre intorno a noi, condizionano la nostra vita e la nostra memoria. L’olfatto che li percepisce è un senso primitivo ed è molto più importante di quanto immaginiamo: è la base dell’attrazione e del feeling che abbiamo con il mondo che ci circonda. L’olfatto stimola la nostra memoria e influenza il nostro giudizio: la fragranza di un luogo, l’aroma di un cibo, il profumo di un corpo.
Smelling the world – I profumi del mondo è il titolo della mostra del pluripremiato fotografo Alessandro Gandolfi. Un’esposizione multisensoriale da vivere e da percepire con tutti i sensi, che trae la sua origine da un reportage di National Geographic Italia pubblicato a febbraio 2023, in occasione del 25° anniversario dell’edizione italiana.
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Savigliano e da Múses – Accademia Europea delle Essenze (che appare in copertina proprio in quel servizio), verrà inaugurata il 22 settembre 2023 a Savigliano (CN).
Curata da Parallelozero, in collaborazione con Chiara Massimello e Múses, l’esposizione è allestita tra palazzo Taffini, sede di Múses, e l’adiacente seicentesco palazzo Muratori Cravetta, collegati tra loro dal suggestivo Giardino dei Sensi. 80 immagini a colori, di grande formato, raccolte in 18 Paesi del mondo, frutto di un lavoro di documentazione durato oltre un anno, racconteranno l’olfatto in giro per il mondo tra luoghi, persone e situazioni diverse.
L’esposizione multisensoriale
Vista, tatto, olfatto, udito saranno intensamente sollecitati dall’innovativo allestimento multisensoriale curato da Essentialia, il progetto di coinvolgimenti multisensoriali legato a Múses. Tra le fotografie ci saranno, infatti, i touch point olfattivi, ideati per raccontare “l’essenza del progetto”, ovvero la natura intrinseca di un luogo attraverso la sua fragranza specifica: la sua essenza, appunto. Essenze da annusare o da sentire sotto le dita, assaporandone la texture e la consistenza per una presentazione unica e suggestiva, in cui i profumi rievocheranno le atmosfere raccontate nelle immagini di Alessandro Gandolfi.
Video e stimoli sonori arricchiranno di stimoli e di informazioni l’esposizione, offrendo ai visitatori un approccio pienamente inclusivo e immersivo: un’esperienza di visita nuova e singolare che, proprio grazie al potere dell’olfatto, regalerà ricordi vividi e unici a chi la vivrà.
Il gioco interattivo
Adatto a tutti, il percorso della mostra si presenta particolarmente suggestivo e stimolante anche per la possibilità di viverlo con un gioco digitale elaborato da YEG! Una coinvolgente caccia al tesoro da fare con lo smartphone che, di sala in sala, metterà alla prova l’attenzione dei visitatori e permetterà di scoprire molte curiosità sulle immagini e i profumi della Terra e dell’Uomo.
Smelling the world, la mostra: un viaggio attraverso i colori, i profumi e le emozioni.
INFORMAZIONI UTILI
La mostra verrà inaugurata il 22 settembre e sarà visitabile fino all’8 gennaio, secondo i seguenti orari di apertura:
- giovedì, venerdì e sabato: 14-18
- domenica e festivi: 11-13/ 14-18
NB: presentando il biglietto della mostra si potrà accedere gratuitamente anche al Museo Civico di Savigliano, sito in via San Francesco da Paola 17, e alla mostra Rosa Sonora, al piano terra di palazzo Cravetta, nei rispettivi orari di apertura.
Per informazioni: 0172- 375025 info@musesaccademia.it
Appuntamenti di spicco dal 22 settembre al 1° ottobre
23 e 24 settembre
Il profumo dell’arte nascosta. Fiori e nature morte dai depositi del Museo Civico.
In occasione dell’inaugurazione della mostra “Smelling the world – I profumi del mondo”, il Museo Civico propone una selezione di opere conservate nei depositi delle collezioni da oltre venti anni mai esposte al pubblico. L’esposizione avrà come ospite d’onore l’opera “Fiori con natura morta” di Felice Casorati, proveniente dalla collezione permanente. Orari: sabato ( 15 – 18.30; domenica 10 -13; 15 – 18.30. Ingresso Libero
Per i possessori del biglietto della mostra “Smelling the world”, l’ingresso al Museo Civico e alla Gipsoteca “Davide Calandra” sarà gratuito.
22 – 23 – 24 settembre 2023
BIBLIOTECHE IN FESTA – L’annuale appuntamento che ogni anno apre le biblioteche del territorio cuneese allo scopo di valorizzarne il patrimonio e la fruizione gratuita da parte del pubblico, a Savigliano vedrà protagonisti tre luoghi chiave della città.
Venerdì 22 settembre alle ore 21.00 al Teatro Milanollo di Savigliano con Antonella Agnoli e “La casa di tutti. Città e biblioteche”, il 23 ospiterà “Come si diventa lettori” lezione di Nicola Lagioia, già direttore del Salone del Libro di Torino; l’ala Polifunzionale di Piazza del Popolo il 23, accoglierà “Rileggimi”, mercatino di libri usati( ore 10 – 18), e il Polo Universitario che domenica 24 dalle 10,30 alle 15, ospiterà in successione presentazioni di libri, dibattiti ed incontri a carattere letterario.
Domenica 24 settembre 2023 ore 21.00 lo spettacolo “Le città invisibili di Italo Calvino” a cura del cantautore Simo Cimo Nogarin (informazioni e prenotazioni allo 0172.710235).
Informazioni: biblioteca@comune.savigliano.cn.it ; 0172.22.727
29 settembre – 1° ottobre
Meating: di cotte e di crude – Percorsi di Carne Bovina Piemontese –Una prima edizione che, nel segno della novità, intende valorizzare il prestigio delle carni di razza piemontese, prodotto fortemente identitario di questo territorio e unico a livello mondiale. Ideata e realizzata dalla Fondazione Ente Manifestazioni di Savigliano, propone al pubblico temi di informazione culturale che coinvolgono la filiera della bovina piemontese; argomenti di attualità, legati al mondo della salute alimentare e ambientale, del benessere dell’uomo e degli animali. L’evento, oltre all’area espositiva dedicata a eccellenze alimentari e tutto ciò che riguarda grill e cucina, prevede area degustazione, dove sarà possibile assaggiare varie Eccellenze del Territorio: aree incontri per confrontarsi con esperti e seguire show coking, area griglia dove esperti grigliatori delizieranno il pubblico con le loro tecniche di cottura.
Informazioni: Tel 0172.712 536; email info@entemanifestazioni.com; https://www.entemanifestazioni.com
Fino al 31 marzo 2024
Rosa Sonora – Palazzo Muratori Cravetta –Fino al 31 luglio allestita presso ilCivico Istituto Musicale G.B. Fergusio, le sale del palazzo nobiliare accanto alla sede di Mûses, accolgono un nuovo allestimento, secondo una diversa prospettiva artistica, di una mostra che espone pregiati strumenti musicali, non solo appartenenti alla famiglia degli strumenti a pizzico in cui è rappresentata l’intera genealogia della chitarra, ma anche archi, fiati e strumenti a tastiera. Nei primi due fine settimana sarà aperta sabato, domenica e festivi dalle 15,00 alle 18,30 a ingresso gratuito. In seguito, e fino alla durata della mostra “Smelling the world – I profumi del mondo”, l’accesso alla mostra seguirà le modalità di visita di quest’ultima. Per gruppi e scolaresche: su prenotazione, anche in altri orari.
Informazioni: tel. 0172.71.22.69 (Lu-Ve ore 17,30-19,30) cell. 347.5794078,
info@fergusio.it, www.fergusio.it
Redazione Centrale TdG