La seconda edizione dell’annata ‘22 dell’Olio e.v.o. Dop Umbria è stata presentata ai primi di febbraio a Todi (PG) ad un parterre de roi composto da produttori locali, operatori esteri selezionati dalla Camera di Commercio dell’Umbria, giornalisti delle principali testate nazionali dei settori dell’enogastronomia e del turismo, chef umbri del circuito degli Evoo Ambassador, esperti d’enogastronomia ed operatori di settore e condotta da Angela Canale e Giulio Scatolini, Capi Panel del “Premio Oro Verde dell’Umbria”.
Teatro del “Panel test” è stata la spettacolare Sala Affrescata del Museo Pinacoteca del Comune di Todi (PG) in un evento curato e realizzato dall’Associazione Strada dell’olio e.v.o. Dop Umbria insieme con tutti gli attori del comparto olivicolo umbro, a partire dalla Regione Umbria, il Sistema Camerale dell’Umbria, Promocamera Umbria, Sviluppumbria, il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria 3A-PTA, il Comune di Todi, l’Istituto Agrario Ciuffelli – Einaudi di Todi, la Strada dei Vini del Cantico e le associazioni di categoria umbre.
“L’olio vince se diventa un prodotto culturale e se si collega in maniera strutturata ad un territorio di produzione”. – ha commentato Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria – “In Umbria questo è possibile e la preziosa sinergia che si è innescata tra tutti i partner che organizzano questo evento è un esempio significativo delle potenzialità che ha il sistema rispetto al lavoro dei singoli. Anteprima Dop è la celebrazione della qualità certificata, della professionalità, dell’innovazione di tante aziende, ma è anche un racconto, la riscoperta del legame intimo con il territorio, la valorizzazione della biodiversità, delle cultivar e della bellezza del paesaggio olivato che fa dell’Umbria un luogo unico, piccolo sotto il profilo dei numeri di produzione, ma grandissimo sotto il profilo della reputazione e della eccellenza produttiva. Ci rivolgiamo a chi scrive di olio e di turismo, a chi seleziona aziende, a chi usa e presenta l’olio nella ristorazione per far passare un messaggio semplice: “l’Umbria dell’olio fa bene” nella duplice accezione del termine. “Fa bene” perché lavora con serietà e professionalità per perseguire una qualità altissima del prodotto e “fa bene” perché trasmette valori di sostenibilità, di qualità della vita e di autenticità che giovano al corpo e allo spirito di tutti coloro che entrano in sintonia con questo mondo”.
Al termine della degustazione i presenti si sono trasferiti all’Istituto Agrario “Ciuffelli – Einaudi” di Todi, il più antico Istituto Agrario d’Italia, fondato nel 1863, in cui si è tenuto un banco di assaggio con alcuni produttori locali delle cinque sottozone che fanno capo alla Dop Umbria: Colli di Assisi-Spoleto, Colli Martani, Colli Amerini, Colli del Trasimeno e Colli Orvietani.
Un momento di grande interesse e importanza in cui si sono degustati oli di alto livello qualitativo e organolettico, con notevoli differenze tra le note aromatiche e di gusto che esaltano il terroir e la tipicità del prodotto.
La sottozona dei “Colli Assisi Spoleto” è la più estesa e più difficile da coltivare ma anche una delle più suggestive da un punto di vista paesaggistico. Comprende i territori di Terni, Spoleto, Trevi, Spello e Assisi, arrivando fino a Gubbio. La cultivar più caratteristica è il Moraiolo, pianta esile ma che dà frutti pregiati e ricchissimi di polifenoli.I “Colli Martani” si collocano nella parte centrale dell’Umbria, intorno ai comuni di Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Bevagna. La cultivar caratteristica è la Dolce di San Felice, legata all’omonima abbazia benedettina.
I “Colli Amerini” sono la più piccola delle sottozone, dove i comuni più rappresentativi sono Amelia e Narni. La cultivar più caratteristica è il Raio, una pianta longeva e monumentale, che dà un olio dalle spiccate qualità aromatiche.
La sottozona “Colli del Trasimeno” abbraccia l’area dell’omonimo lago, l’alta Umbria e il Comune di Perugia. È caratterizzata da un’altra interessante cultivar autoctona, la Dolce Agogia.
Ultima ma non ultima la zona dei “Colli Orvietani” si estende intorno al comune di Orvieto fino a Marsciano e Città della Pieve. Le cultivar prevalenti sono il Leccino e il Frantoio. L’olio di questa parte dell’Umbria si caratterizza per il grande equilibrio organolettico.
Successivamente, nell’aula magna dell’Istituto si è tenuto un importante incontro di approfondimento curato da Luigi Caricato, Editore di Olio Officina.
La prima parte del pomeriggio, è stata dedicata ad una interessante visita nell’affascinante città medioevale di Todi partendo dalla quattrocentesca Chiesa di San Fortunato, con la sua facciata incompiuta e il luminoso interno gotico con gli splendidi affreschi di Masolino da Panicale e la tomba del patrono di Todi, Jacopo de Benedetti – conosciuto come Beato Jacopone da Todi, uno dei più importanti poeti del trecento e fra i più celebri autori di laudi religiose – per continuare con una delle piazze medioevali più belle dell’Umbria, Piazza del Popolo, circondata da palazzi duecenteschi, Palazzo del Capitano e Palazzo del Popolo, sede del Museo Pinacoteca Comunale e dal trecentesco Palazzo dei Priori.
Una breve visita al Chiostro delle Lucrezie, da cui si gode di una splendida vista sulla piana circostante percorsa dal Tevere e si scende sottoterra per visitare le insolite e imponenti cisterne di epoca romanica – 48 metri di lunghezza per 7 metri d’altezza – proprio sotto la Piazza del Popolo.
Di particolare interesse artistico anche l’originalissima “Casa Dipinta”, un’abitazione ottocentesca acquistata nel 1975 dall’artista irlandese Bryan O’Doherty e da sua moglie, la critica d’arte Barbara Novak, le cui pareti interne sono state completamente dipinte dall’artista in modo assolutamente originale e con la riproduzione dell’antico alfabeto Ogham, usato in Irlanda fino al VII secolo.
Il pomeriggio si è concluso nella Sala del Consiglio del Comune di Todi, con la conferenza stampa di presentazione della nuova annata dell’olio extra vergine di oliva Dop Umbria moderata dal giornalista Luigi Caricato alla presenza delle autorità.
È stata evidenziata la preoccupazione nel periodo precedente la raccolta di ottobre/novembre 2022 a seguito della siccità che si è protratta per mesi e del gran caldo estivo, ma la sapienza e le capacità ormai consolidate dei produttori, unite alle innovazioni che caratterizzano gli odierni macchinari dei frantoi, hanno fatto sì che per quest’anno in Umbria si siano comunque prodotti circa 40.000 quintali di olio extravergine di oliva, a fronte dei 50.000 mediamente prodotti negli anni precedenti.
Significativi anche gli interventi che hanno evidenziato come le indicazioni sulle modalità produttive siano contenute nel disciplinare e il loro rispetto sia controllato, fino all’atto dell’immissione al consumo, dall’Organismo di Certificazione 3A-PTA, società che dal 1998 è autorizzata dal Ministero al controllo e certificazione dell’Olio e.v.o. DOP Umbria.
Questo meccanismo di controllo a volte non è percepito appieno nella sua reale importanza dal consumatore: il controllo e la certificazione della produzione e del prodotto, la vigilanza e i controlli dell’ICQRF del Masaf, fanno sì che il sistema dei “controlli” italiano sia tra i più efficaci al mondo. Il consumatore che compra un prodotto DOP acquista un prodotto controllato e certificato, un prodotto in possesso delle peculiarità conferite dal territorio di produzione e che contraddistinguono le eccellenze italiane come l’olio umbro.
A questo proposito vale ricordare che l’Italia è il maggior Paese per consumi al mondo e il secondo per produzione, con un patrimonio di oltre 500 cultivar, 42 oli DOP, 6 IGP e che l’Umbria è stata la prima regione italiana ad avere ottenuto dall’Unione Europea il marchio DOP su tutto il territorio regionale sin dal 1997.
La campagna olearia 2022 della Dop Umbria è stata caratterizzata da un forte consolidamento e miglioramento rispetto alla precedente. Per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche si riscontra un miglioramento rispetto all’anno precedente per la parte chimica, oltre ad uno splendido equilibrio delle caratteristiche organolettiche in termini di fruttato, amaro e piccante. In definitiva è ragionevole affermare che queste peculiarità rappresentano un elemento di grande attrattiva per il mercato, mercato che sottolinea un grande interesse per “l’oro verde” rappresentato dalla DOP Umbria.
A concludere la conferenza c’è stato l’intervento dell’Assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale della Regione Umbria Roberto Morroni il quale ha affermato come l’olio umbro sia fortemente identificativo del territorio a livello paesaggistico ma, investendo per avere frantoi all’avanguardia, rendendoli dei luoghi di accoglienza al pari delle cantine, l’olio viene identificato anche come elemento culturale e di forte traino per il territorio e per il turismo, ragione per cui oggi l’Umbria è da considerarsi un vero e proprio laboratorio ed incubatore per la promozione dell’olio e dell’oleoturismo.
Una Cena Oleocentrica ad 8 mani svoltasi a Collazzone (PG) presso il Frantoio “I Potti de Fratini” – ottimo esempio di come la produzione di olio di alta qualità possa essere affiancata dall’accoglienza e dalla proposta di esperienze immersive di oleoturismo – ha concluso l’intensa giornata.
Le golose proposte di cucina sono state affidate ai cuochi Filippo Artioli de La Trattoria di Oscar, Giulio Gigli di Une Ristorante di Capodacqua di Foligno, Marco Gubbiotti di Cucinaa Progetto Gastronomico di Foligno e Giancarlo Polito di Tipico Osteria dei Sensi & Locanda del Capitano di Montone, chef che fanno parte del circuito “Evoo Ambassador”. Al momento sono 32 i ristoranti e le enoteche, sparsi in tutta l’Umbria e selezionati tra i migliori presenti nei borghi e nelle città ad alta vocazione olivicola, dove avere la sicurezza di trovare una selezione di oli umbri di qualità, scelti tra le produzioni aziendali delle aziende associate alla Strada dell’Olio e.v.o Dop Umbria o partecipanti al Premio Regionale “Oro Verde dell’Umbria”.
Questi i piatti proposti da Filippo Artioli: Blu di capra cremoso, nocciole e olive, con pralina fondente all’Ascolana, e a seguire Vellutata di Olio e.v.o. Dop Umbria Colli Martani “TA TÈ”, Riso e tartufo bianchetto, accompagnati da Focaccia Soffice.
Giulio Gigli ha proposto la Zuppa di finocchio e mascarpone, sfera all’arancia rossa e Olio Evo Dop Umbria Colli Martani del Frantoio I Potti de Fratini “Ta Tè” e Porro confit in Olio DOP “I Potti de Fratini”, risina di Spello fritta, pralinè di porri bruciati, ricotta di pecora, miele di pino, tartufo nero, piatti accompagnati da Pane alla risina di Spello.
Questi invece i piatti presentati da Marco Gubbiotti: Crema di topinambur affumicato, ciccioli di salsiccia di maiale nero di Pupaggi (Fraz. di Foligno), polvere di bruschetta di Itrana e Carciofo al mattone, mentuccia, fregola al tartufo nero, emulsione di Olio Evo Itrana de I Potti de Fratini, uovo e alici del Cantabrico, accompagnati da Pane, cacio, noci e miele.
Infine Giancarlo Polito ha fatto gustare la Polentina umbra con paté di anatra e tartufo bianchetto servito con Moraiolo e il Filetto di baccalà in olio cottura in guazzetto di lattuga di mare, croccante di olive, terrina di musetto di maialino nero ed Ascolana con l’accompagnamento di Focaccia di grani antichi farcita con misticanza di erbe spontanee e l’Olio Evo Dop Umbria Colli Martani del Frantoio I Potti de Fratini “Ta Tè”.
Il mattino seguente, visita alla collezione mondiale di ulivi “Olea Mundi” in quel di Lugnano in Teverina: 263 varietà italiane di quasi tutte le regioni d’Italia, 128 varietà provenienti da vari paesi del mondo e 60 varietà minori della regione Umbria, oltre 1.200 olivi provenienti da ben 23 Paesi olivicoli del Mediterraneo, del Medio Oriente e delle nuove aree di coltivazione.
I giornalisti sono stati successivamente guidati alla scoperta del centro storico e del Museo Archeologico della città di Amelia (TR), custode della famosa statua bronzea del Germanico Giulio Cesare, per concludere il press tour al Frantoio Suatoni di Amelia, custode dell’Oliveto storico secolare di Rajo, presso il quale il momento di degustazione, a base dei prodotti dei produttori partner del Progetto Amerino Tipico, è stato l’occasione per presentare agli addetti ai lavori il progetto stesso e le aziende agroalimentari che al momento ne fanno parte.
Associazione Strada dell’Olio Extra Vergine di Oliva Dop Umbria
Paolo Alciati