Bodega Sánchez Romate Hermanos
Jerez de la Frontera – Cádiz (Spagna) – romate.com
Nel 1781 l’enologo Juan Sánchez de la Torre fonda una cantina per produrre vini pregiati nel comune di Jerez de la Frontera e oggi, dopo più di due secoli, la Sociedad Sánchez Romate Hermanos – una delle cantine più antiche della Spagna – è una delle poche rimaste nelle mani della famiglia fondatrice e continua a produrre vini secondo la stessa antica tradizione. Tre sono le tappe prestigiose per questa storica cantina: il 1887, anno in cui la quarta generazione dei Sánchez Romate decise di creare un brandy esclusivo per la famiglia e gli amici più intimi e naque così il Cardenal Mendoza Solera Gran Reserva, uno dei brandy più conosciuti al mondo; il 1909, quando fu nominata fornitore della Camera dei Lord del Regno Unito e il 1917 in cui divenne fornitore del Sacro Palazzo Apostolico del Vaticano.
Sánchez Romate sviluppa una pratica di vinificazione particolare, grazie alla terra bianca di albariza – la marna gessosa che trattiene la preziosissima acqua nei caldi mesi estivi – la luce e l’aria dell’Andalusia occidentale e un microclima unico per la coltivazione dei vitigni Palomino, Airén e Pedro Ximénez.
Tutte le fasi della produzione rispettano i metodi tradizionali: l’invecchiamento in botti di rovere americano, la distillazione dei brandy in Alquitaras di rame e il caratteristico sistema “soleras e criaderas”.
Pedro Ximénez “Cardenal Cisneros” | Bodega Sánchez Romate Hermanos
Caratteristiche del vino
Questo vino fortificato prende il nome dal Cardinale Francisco Jimenez de Cisneros, il Grande Inquisitore, ed è prodotto con uve Pedro Ximenez molto mature appassite al sole per 20 giorni per concentrare zuccheri e aromi all’interno dell’acino. Invecchia con il tradizionale metodo solera, costituito da botti di rovere americano riempite fino a cinque sesti e disposte una sopra l’altra in quattro file. Per l’imbottigliamento lo Sherry più vecchio viene prelevato dal livello inferiore posto sul suolo – da cui “solera” – e quindi rabboccato con lo Sherry del livello superiore e così via fino all’ultima fila, quella più alta, che contiene lo Sherry più giovane.
Colore: mogano scuro, denso, quasi impenetrabile.
Bouquet: al naso è immediato il sentore di fichi secchi, uva passa, prugne, datteri e frutta secca. Evolve con note di caramello e cioccolato fondente.
Sapore: ricco, intenso, vellutato e cremoso grazie a una grande concentrazione glicerica. Dolce, non stucchevole e con una leggera acidità. L’invecchiamento di oltre 15 anni l’ha reso molto equilibrato. Le sensazioni olfattive si ritrovano tutte al palato, arricchite da effluvi di caffè espresso e completate dal cioccolato fondente nel finale lunghissimo, intenso e di appagante soddisfazione.
Abbinamento consigliato: ideale in abbinamento a formaggi stagionati o, meglio ancora, a erborinati come Gorgonzola, Bleu d’Aoste, Roquefort o Stilton. È ottimo come vino da dessert in accompagnamento ai dolci al cioccolato e alle paste secche. Delizioso sul gelato alla vaniglia. Preferisco suggerirlo come memorabile vino da conversazione – con cari amici – anziché vino da meditazione…a meditare, di questi tempi, ci si intristisce!
Paolo Alciati