Moniga del Garda (BS) – costaripa.it
Non si può parlare dello Spumante Metodo Classico italiano senza pensare a Mattia Vezzola, maestro indiscusso dell’eleganza enologica e anima della Cantina Costaripa di Moniga del Garda.
Da sempre interprete sensibile del territorio della Valtenesi, Vezzola ha trasformato Costaripa in un punto di riferimento per chi cerca vini capaci di unire profondità, equilibrio e grazia.
Eletto più volte Miglior Enologo d’Italia, ha saputo imprimere la sua visione in ogni dettaglio della cantina, dove produce cinque diverse tipologie di Metodo Classico, espressioni di grande eleganza e longevità, il fruttato Lugana, tre versioni di rosati, tra cui l’iconico RosaMara, che incarnano la delicatezza e la finezza del territorio e i rossi a base di Groppello, vitigno autoctono che Vezzola ha saputo elevare a simbolo identitario della zona.
La sua filosofia produttiva si fonda sul rispetto assoluto della materia prima e sull’idea che l’arte dell’enologo sia quella di esaltare, e non di correggere, ciò che la natura offre. Costaripa rappresenta non solo un’eccellenza enologica, ma un’autentica dichiarazione d’amore per la cultura del vino italiano.
Metodo Classico VSQ – Mattia Vezzola Brut Rose’ S. A.
Costaripa

Caratteristiche del vino
Vendemmia manuale alle prime luci del mattino per preservare freschezza e integrità degli acini. Da uve Chardonnay 80% e Pinot Nero 20% provenienti dalle zone più vocate del Garda. Pigiatura soffice e lenta dell’uva intera. Prima fermentazione a temperatura controllata, con il 35% del mosto che evolve in piccole botti di rovere da 228 litri per circa otto mesi. La seconda fermentazione in bottiglia genera bollicine fini e persistenti con un periodo di affinamento di 30–36 mesi.
Gradazione: 12% vol. Temperatura di servizio: 4-6 ° C

Colore: Rosa tenue e delicato, molto “provenzale”. Brillante e luminoso
Bouquet: Profilo aromatico di particolare eleganza e finezza. Al naso si apre con note delicate di petali di rosa, melograno e lampone fresco, accompagnate da sfumature di fragolina di bosco e ribes. Emergono dopo poco sensazioni più complesse di crosta di pane, mandorla tostata e una lieve traccia di agrumi canditi.
Sapore: Al palato rivela una struttura raffinata e coerente con il profumo: l’ingresso è vivace e cremoso, sostenuto da una spuma finissima ed elegante. Freschezza agrumata e sapidità minerale si fondono con note di frutti rossi, ribes e melograno, donando equilibrio e profondità. Il Pinot Nero apporta corpo e tensione, lo Chardonnay slancio e precisione. Il finale è lungo e armonico, con un ritorno di piccoli frutti rossi e un accenno di mandorla dolce.

Abbinamento consigliato: è un vino di grande versatilità gastronomica, capace di accompagnare con eleganza un intero pasto. Perfetto come aperitivo, si esprime al meglio con crudités di mare, ostriche, tartare di tonno o salmone e carpacci di pesce leggermente marinati. La sua struttura e freschezza lo rendono ideale anche con piatti della cucina mediterranea, come risotti ai crostacei, scampi alla griglia o tagliolini al tartufo estivo. La componente fruttata e la fine sapidità si sposano splendidamente con prosciutti dolci, formaggi a pasta molle e carni bianche delicate. Ottimo infine con una tempura di verdure o una frittura di lago, dove le bollicine valorizzano la croccantezza e puliscono il palato con equilibrio e raffinatezza.
Paolo Alciati e Enza D’Amato
Immagine piatto photo-graphe da Pixabay.com
