Il talento, si sa, è innato ed è raro, ma non basta. Per raggiungere l’eccellenza occorrono altri fattori, come dedizione, studio, costanza, perseveranza e, soprattutto, umiltà di imparare da chi ne sa più di noi. È ciò che, concettualmente si definisce, brevi manu, esperienza.
Se da un lato il dilagante fenomeno dei social ha contribuito ad un fiorire indiscriminato di fanatici dei fornelli, troppo impegnati più ad “apparire che ad essere”, dall’altro lato, ha il merito di aver stimolato anche sane curiosità in una materia– quella enogastronomica – che non ammette improvvisazioni, ma, anzi, reclama- com’è giusto che sia!- studio scientifico e reale propensione.
Contraltare logistico a quello di Pollenza, lo scorso 7 novembre 2019, ad Agerola, paese montano della costiera amalfitana, in provincia di Salerno, è stato inaugurato il Campus “Principe di Napoli”, la prima Università Gastronomica e Centro di Alta formazione e specializzazione universitaria, interamente dedicata alla gastronomia e al turismo.
“Principe di Napoli” rappresenta una straordinaria opportunità per tanti ragazzi desiderosi di apprendere e di formarsi in modo professionale, oltre una prospettiva di sviluppo in campo occupazionale e di valorizzazione del territorio che lo ospita.
- 3 corsi di laurea, – Gastronomia, Ospitalità e Territorio, Scienze Turistiche, Scienze Economiche
- corsi professionalizzanti di “Alta Cucina”
- corsi amatoriali, tutti a numero chiuso e stage finale in un ristorante stellato
Inoltre, l’offerta formativa propone anche lo studio di altre materie, come scienze matematiche, statistiche e chimiche, scienze del territorio e della memoria, scienze della biodiversità, scienze delle produzioni e delle tecnologie alimentari nonchè scienze storiche, filosofiche e linguistiche, scienze artistiche, della comunicazione e del design, scienza economico-giuridiche e politiche, e scienze mediche e della nutrizione, antropologia, scienza, politica, diritto alimentare.
Questo è importante perché non è ammissibile che un futuro chef non abbia, a corredo culturale, anche nozioni di cultura generale. Direttore scientifico è Heinz Beck, chef internazionale tristellato del ristorante La Pergola, che ha selezionato corpo docente e staff.
Colpisce il nitore architettonico dell’edificio della cittadella universitaria, edificato fra il 1936 e 1939 nel luogo dove, a metà dell’Ottocento, il Generale Paolo Crescenzo Martino Avitabile (1791-1850), originario di Agerola, aveva costruito il suo castello arroccato sulla parte alta del paese e circondato da una pineta, su cui, ora, si erge la Colonia Montana voluta da Benito Mussolini. Recentemente ristrutturato, l’edificio odierno è costituito da 5 piani, di cui uno seminterrato e da 36 camere doppie dotate di tutti i confort per allievi e visitatori, è immerso in un parco di 25.000 metri quadri a strapiombo sul mare della splendida Costiera Amalfitana.
L’importanza storica del Generale Avitabile non si limita, però, solo alle sue gesta militari, specie in Oriente, ma assume una precipua valenza proprio in relazione alle finalità del Campus odierno: infatti, a lui si deve la creazione di una nuova razza bovina, l’Agerolese, che ancora oggi fornisce il latte per la produzione del famosissimo provolone del Monaco, ottenuta dall’incrocio tra le locali Bruna e Podolica e alcune vacche di razza Jersey, pregiato regalo che l’Impero Britannico fece al Generale.
Il Campus, oltre alle attività didattiche e formative è dedicato anche a far conoscere le eccellenze del territorio attraverso eventi ad hoc, come il “Salone del Turismo, dell’ospitalità e della ristorazione”, le “domeniche del gusto“ o i “Weekend del Gusto” che recentemente, prima che l’emergenza del Coronavirus inibisse i contatti, è stato organizzato da La Buona Tavola, a cura del giornalista Renato Rocco.
Un weekend di degustazioni incentrato su tre dei principali prodotti cari all’entroterra campano: formaggi, vini, caffè e la birra. Lo scopo è sempre quello di educare anche i semplici appassionati ed estimatori al corretto approccio al prodotto, alla sua analisi sensoriale ed alla conoscenza delle proprietà organolettiche.
Protagonisti della cena degustazione, il maestro assaggiatore dell’O.N.A.F. Renato Rocco, il Mastro casaro Paolo Amato, titolare del Caseificio Aurora, in Sant’Egidio del Monte Albino SA e l’imprenditore Andrea Forno, titolare della Tenuta Le Lune del Vesuvio in Terzigno (NA).
Nello specifico il Lacryma Christi del Vesuvio DOC “Cratere” è stato abbinato alla Crosta fiorita di jersey, al provolone di razza bruna affinato al Taurasi 2012 cantine Di Meo, al Blue di jersey crosta fiorita e al Tomaccia Podolica; l’Aglianico “Luna Rossa” è stato abbinato a filetto di maialino in porchetta con millefoglie di patate e Toma di jersey del Caseificio Aurora.
Stesse tipologie di formaggio alla base dei primi e dei secondi.
La masterclass dedicata al caffè, condotta dal giornalista Renato Rocco, esperto assaggiatore di caffè nonché docente del Campus, ha trovato estimatori attenti ed appassionati, consentendo la percezione sensoriale delle differenze di qualità e derivazione del caffè oltre ad elementi utili per identificarne i difetti. Stessa modulazione per la terza ed ultima degustazione sulla birra, sempre a cura del docente sommelier della birra Renato Rocco.
La crescente attenzione di persone e di media verso il settore enogastronomico ed un mercato in rapida evoluzione, anche in questi tempi di costrizione forzata dall’emergenza covid-19, rende chiara l’importanza del Campus Principe di Napoli e della sua sede, opportunità significativa per tanti giovani locali che ambiscono responsabilmente a formarsi in modo professionale e completo per presentarsi sul mondo del lavoro con alte competenze e grande competitività. Ad maiora!
Carmen Guerriero
Credit Photo Carmen Guerriero