Tuttofabrodo, il locale orientale contemporaneo di Torino noto per i tipici ravioli cinesi Xiaolongbao, fa il bis in città: in via Maria Vittoria 41 (angolo Via Piana), a pochi passi da Piazza Vittorio Veneto. Ad annunciarlo è Elisa Neri, mente e cuore del progetto. “Il mio sogno è sempre stato quello di creare un format unico e riconoscibile, da replicare in più punti della città. Un luogo d’incontro, dove non esistono divergenze culturali o gastronomiche, ma solo spunti che arricchiscono, da gustare e da approfondire”.
Aperto a luglio 2021 come esempio di Casual Dining – modello ristorativo che ha la finalità di rendere il cibo di qualità accessibile a un ampio pubblico – oggi Tuttofabrodo non è più solo un ristorante. È un vero e proprio brand, un progetto imprenditoriale ambizioso, attuale e concreto. “Da 8 dipendenti siamo diventati 40, di cui 25 neoassunti. Arrivare fino a qui è stato faticoso, ma la soddisfazione non ha prezzo”.
LA NUOVA APERTURA DI TUTTOFABRODO
Il nuovo spazio, ampio e moderno, è l’espressione di tutti quei valori che hanno spinto e sostenuto Elisa finora:
• L’artigianalità: I piatti asiatici protagonisti dell’insegna sono fatti rigorosamente a mano grazie all’abilità e la precisione di cuochi-sfoglini, tutti con una formazione taiwanese.
• La contaminazione: Le proposte del format sono terreno d’incontro tra la tradizione asiatica e gli ingredienti italiani di alta qualità.
• L’unicità: Protagonisti indiscussi della carta, sono gli Xiaolongbao, i più nobili e complessi ravioli cinesi caratterizzati da 21 grammi di pasta, una chiusura realizzata con 19 pieghe, un ripieno succulento e una cottura di soli quattro minuti nei cestini di bamboo.
• L’autenticità: Quando, nel 2021, Elisa ha deciso di aprire il suo ristorante di cucina orientale, ha voluto al suo fianco delle mani esperte. Marlon Bundoc è il cuoco che ha scelto l’Italia, conquistato dal progetto di Elisa. Marlon modella la pasta con il know-how asiatico, studia le ricette del locale insieme alla proprietaria e, soprattutto, la aiuta nella diffusione dell’autentica cultura gastronomica orientale.
• Il rispetto: Per Elisa il rispetto non riguarda solo le tradizioni gastronomiche. Alla base del suo successo imprenditoriale vi è la capacità di costruire un ambiente lavorativo strutturato e attento all’equilibrio vita-lavoro dei suoi dipendenti. L’orario settimanale non supera mai le 40 ore, distribuite su cinque giorni o su sei giorni con turni singoli.
• L’inclusività: I dipendenti di Tuttofabrodo provengono da sette diverse nazionalità: italiana, filippina, argentina, brasiliana, nigeriana, rumena e marocchina, con una quota femminile ben rappresentata (50%). Elisa e tutti i suoi collaboratori promuovono da sempre l’accoglienza e la diversità.
• La dinamicità: All’interno del gruppo, ogni membro viene valorizzato e ha l’opportunità di crescere professionalmente. La gamma di ruoli proposti è molto ampia, sia per chi è alle prime esperienze nel settore della ristorazione, sia per i professionisti esperti.
• La sostenibilità: Attento ai temi ecologici, Tuttofabrodo si impegna quotidianamente per azzerare la carbon footprint attraverso l’elaborazione di un menu attento all’impatto ambientale, la scelta di utilizzare tovaglioli realizzati con fibre naturali, la preferenza di materiali sostenibili nella progettazione dell’architettura e del design degli interni, l’uso di acqua microfiltrata e di materie prime rispettose della biodiversità, l’uso di un impianto di spillatura della birra ad aria che non emette CO2, la costante previsione della domanda e l’ottimizzazione della produzione.
• La convivialità: Per il brand, il cibo è sinonimo di unione, condivisione e convivialità. A dimostrarlo, la scelta di servire Dumpling, Xiaolongbao, Baozi e Guabao all’interno di cestini di bamboo e di uscire dai confini torinesi per avviare collaborazioni importanti come quella con le Tavole Accademiche dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), scuola di alta formazione inaugurata da Carlo Petrini nel 2004.
LA COLLABORAZIONE CON VELVET STUDIO
La progettazione del nuovo locale di Tuttofabrodo è stata curata da Velvet, lo studio di architettura, interior design e product design fondato a Torino nel 2012 dall’architetto Gianluca Bocchetta, che ha da sempre l’obiettivo di indagare il senso dello spazio e le sensazioni di coloro che lo vivono e che spiega: “Tuttofabrodo è un’esperienza unica nel panorama della ristorazione contemporanea torinese. Per questo motivo, ho voluto dare vita a uno spazio armonico, dal design fortemente identitario, in cui nessun elemento viene lasciato al caso, ma ha un significato preciso”.
Il LOCALE
200 metri quadrati, 30 tavoli, 80 coperti interni, di cui 14 al bancone, e 24 esterni. Sono questi i numeri del secondo punto di Tuttofabrodo. In dialogo con il locale di San Salvario, la nuova apertura è un gioco di forme chiare, materiali provenienti da filiere attente alla sostenibilità e colori, quelli della palette del primo ristorante (il blu, il rosa e il rame), enfatizzati e trasformati in elementi di forte riconoscibilità. L’illuminazione è caratterizzante, perché protagonista di scritte luminose ispirate alle tipiche insegne dei locali cinesi e studiata su misura.
Yang Yang è l’artista cinese che ha realizzato i quadri che impreziosiscono le pareti del locale. La sua prima collezione è denominata “L’anima del loto” ed è un’immersione poetica nella filosofia e nella simbologia orientale, dove il loto si distingue come emblema centrale, rappresentando i vari stadi della vita umana. Le opere non solo arricchiscono l’atmosfera, ma offrono anche ai clienti un punto di contatto visivo ed emotivo con la cultura asiatica.
NOVITÁ: IL CORNER DEDICATO AL MERCHANDISING
A spiccare, nello store di via Maria Vittoria, un’ultima novità: il corner merchandising, situato all’entrata del locale. Tra i prodotti in vendita mug, ciotole per il ramen, bacchette e cucchiai di legno, due tipologie di t-shirt TFB, cappellini, shopper e poggia-bacchette. Inoltre, confezioni regalo con i te Dammann Frères, sakè e distillati asiatici, birre e bicchieri del Birrificio della Granda e i disegni realizzati con inchiostro e carta di riso da Yang Yang, curatrice delle opere esposte nel ristorante. La scelta di vendere creazioni artistiche all’interno del secondo store vuole arricchire l’esperienza del quotidiano, facendo rete e promuovendo la cultura asiatica in spazi non convenzionali.
In occasione della nuova apertura, Tuttofabrodo amplia il suo menù, facendo entrare in scena nuove proposte. Tra queste, i Spicy Taiwan Niu Rou Mian, noodles in brodo protagonisti di una preparazione particolarmente speziata tipica della Cina del sud, i Baozi con carne di maiale caramellata e i Gua Bao, anche in versione vegetariana e un nuovo dolce a base di latte di cocco.
Elisa, grazie alla formazione da dietista e gastronoma, continua a costruire bilanciamenti e abbinamenti riusciti, caratterizzati da un unico fil rouge: la precisione e il perfezionismo tipicamente asiatici.
È stata mantenuta la scelta non convenzionale di offrire solo birre artigianali del Birrificio Granda di Cuneo e sono stati introdotti i sake, serviti in abbinamento alle tipologie di piatti, i tè Dammann Frères e i digestivi asiatici.
L’evoluzione del format Tuttofabrodo conferma l’abilità di Elisa Neri nel progettare modelli di business sostenibili e riproducibili, capaci di integrare la cultura orientale in una realtà cittadina in fermento. Com’è quella torinese.
Tuttofabrodo
Via Maria Vittoria 41 – 10123 Torino
Via San Pio V, 8 – 10125 Torino
www.tuttofabrodo.eu
Redazione Centrale TdG