A Venezia nel cuore della cultura: il racconto contemporaneo del Sina Centurion Palace

Nel sestiere di Dorsoduro, affacciato sul Canal Grande e incastonato tra alcuni dei più importanti poli culturali della città, il Sina Centurion Palace occupa una posizione strategica nel cosiddetto “triangolo della cultura” di Venezia. A pochi passi si trovano la Collezione Peggy Guggenheim, Palazzo Grassi e Punta della Dogana della Fondazione Pinault, ma anche la Basilica della Salute e le Gallerie dell’Accademia: una rete fitta di luoghi d’arte che rende questo tratto di Venezia, il sestiere di Dorsoduro, particolarmente denso di stimoli, anche al di fuori dei circuiti turistici più battuti.

L’hotel, cinque stelle lusso di Sina Hotels, è ospitato all’interno dell’ottocentesco Palazzo Genovese, edificato in stile gotico-veneziano caratterizzato da una facciata nei toni del rosso e del bianco che richiama le antiche dimore mercantili. Al suo interno, l’identità dell’edificio si intreccia con un’anima profondamente contemporanea: il Sina Centurion Palace è infatti anche un art hotel, dove l’accoglienza si apre al linguaggio dell’arte attraverso esposizioni temporanee e collaborazioni con gallerie e artisti internazionali.

Nel corso degli anni, nomi come Tony Cragg, Philippe Shangti, Richard Orlinski e Helidon Xhixha hanno esposto le loro opere negli spazi comuni dell’hotel, trasformandolo in una piccola galleria diffusa. La hall affacciata sul Canal Grande ha ospitato Inevitable Future, installazione dello studio CELO1 curata da Riccardo Benedini, che invita a una riflessione visiva sul tempo e sull’identità. Un dialogo che prosegue tra le sculture di Bruno Catalano e Andrea Roggi nel cortile e i dipinti di artisti come Shane Guffogg e Attasit Pokpong nelle aree comuni e nel lounge bar.

Durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Sina Centurion Palace si anima di ospiti illustri: attori, registi e personalità del mondo del cinema scelgono l’hotel come rifugio discreto ed elegante, lontano dai riflettori del Lido ma comunque immerso nella Venezia più autentica.
Le cinquanta camere e suite, tutte diverse tra loro, riflettono lo stesso equilibrio tra stile classico e design contemporaneo. Pavimenti in legno, soffitti a cassettoni, camini ornamentali e bagni in resina con inserti in foglia d’oro caratterizzano gli ambienti, alcuni dei quali con vista diretta sul Canal Grande.
Il ristorante Antinoo’s, diviso tra una white e una red room, propone una cucina che reinterpreta la tradizione locale in chiave attuale. La portafinestra affacciata sull’acqua e gli interni dalle geometrie essenziali completano un’esperienza gastronomica misurata, in equilibrio tra gusto e sobrietà.

Guidato dall’Executive Chef Giancarlo Bellino, il ristorante offre un’esperienza enogastronomica raffinata, capace di unire la tradizione veneziana ai sapori della sua terra d’origine, la Puglia.
La cucina dello chef Bellino è un racconto che parte da Venezia e si estende fino alle coste pugliesi, attraverso un filo conduttore fatto di ingredienti locali e ricordi di sapori mediterranei. Nella sua proposta non mancano eccellenze del territorio come i carciofi di Sant’Erasmo, gli asparagi bianchi di Bassano del Grappa, il radicchio tardivo di Treviso, ma trovano spazio anche prodotti pugliesi d’alta qualità, come formaggi artigianali e pomodori soleggiati, oltre ai peperoni, protagonisti di alcune preparazioni dal gusto intenso e autentico.
Il Sina Centurion Palace, con la sua posizione esclusiva a pochi passi dalla Basilica di Santa Maria della Salute, è una delle destinazioni più ambite dai viaggiatori di lusso. Circa il 90% degli ospiti proviene dall’estero, con una predominanza di visitatori provenienti da Stati Uniti, Europa e Asia. Per questo motivo, lo Chef Bellino ha sviluppato una proposta, facilmente comprensibile da parte degli ospiti dell’hotel, capace di dialogare con culture e palati diversi, senza mai tradire l’anima della cucina italiana.

«Non posso dimenticare quali sono le esigenze degli ospiti dell’hotel, che scelgono Venezia anche per scoprire la sua tradizione a tavola – spiega lo Chef – Per questo motivo il menu valorizza piatti tipici locali, come il tradizionale risotto di gò, ricetta tipica della cucina della laguna veneta, oppure il risotto carnaroli del Delta del Po con brodo di Ghiozzo e anguilla affumicata a freddo, esaltando il meglio della cucina lagunare».
Diretto da Paolo Morra e parte del circuito “Small Luxury Hotels of the World”, il Sina Centurion Palace rappresenta una delle declinazioni più interessanti dell’ospitalità veneziana contemporanea, capace di coniugare eleganza, cultura e spirito internazionale.
Redazione Centrale TdG