Giuseppe (Pepito) Castiglioni – imprenditore industriale e amante del vino da una vita – acquista nel 1974 un solo ettaro di vigneto su una collina toscana dando così vita a una tenuta che presto si sarebbe estesa in tutta la regione. Sognava di produrre vini eleganti e ricchi, ottenuti non solo da uve Sangiovese, ma anche da quelle dei suoi amati Bordeaux e Borgogna… Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay e Pinot Bianco.
A Sebastiano Cossia Castiglioni, figlio di Pepito, invece va il merito di aver convertito l’azienda alla viticoltura biologica, nel 1988, facendo di Querciabella una delle prime aziende vinicole in Italia ad adottare questa pratica. Sotto la sua guida, Querciabella divenne nota come uno dei produttori di vino migliori e più innovativi d’Italia all’inizio del XX secolo. Dal biologico alla biodinamica, Querciabella è stata un’innovatrice nel settore e un’ispirazione nella regione. Da quel primo ettaro, molta strada è stata fatta, oggi l’azienda produce in oltre 100 ettari di vigneti nel Chianti Classico (nei comuni di Greve, Radda e Gaiole) e 32 ettari in Maremma, sulla costa meridionale della Toscana.
I vigneti offrono condizioni di vita ideali per miliardi di microrganismi nel suolo ma anche per molti animali selvatici, come uccelli e insetti endemici. I suoli sono densi, ricchi di galestro e argilla, situati in vari siti dai 300 ai 600 m s.l.m.
Info: www.sagna.it
Redazione Centrale TdG