«Il nostro sogno è di prolungare la manifestazione a una settimana». A dirlo è Mauro Damerio, presidente dell’Enoteca Regionale di Nizza, a conclusione di Nizza è Barbera 2023. Anche quest’anno l’evento si conferma uno dei più affollati del maggio astigiano: sono stati migliaia i barberalover, tanti giovani e stranieri, che nel weekend hanno raccolto l’invito a incontrare i produttori sotto il Foro Boario. Due giorni di degustazioni, approfondimenti e festa che hanno coinvolto 71 produttori di Barbera d’Asti docg e Nizza docg, i commercianti nicesi e molti appassionati. In cabina di regia l’Enoteca Regionale insieme al Comune di Nizza Monferrato, con il supporto di Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Associazione Produttori del Nizza e Astesana Strada del Vino. La manifestazione ha il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Asti e Camera di Commercio di Asti.
«Quel che piace molto ai consumatori è sicuramente potersi confrontare direttamente con i produttori – commenta il presidente Mauro Damerio – Con questa edizione, siamo tornati alle presenze pre pandemia, con ovviamente delle accortezze in più: con l’afflusso regolato al Foro, è migliorata anche la qualità della degustazione».
«Un’edizione di Nizza è Barbera che vede i tanti soggetti coinvolti sempre più uniti e impegnati a lavorare per un unico obiettivo: valorizzare le nostre colline e le nostre produzioni – dice il sindaco Simone Nosenzo – Quest’anno abbiamo aumentato l’offerta fino alla domenica sera, grazie all’impegno dei commercianti nicesi: un prolungamento della manifestazione apprezzato dal pubblico e soprattutto dalle famiglie che ci spinge a ragionare sul futuro».
Un anno speciale questo che ha visto l’uscita in anteprima della prima Riserva del Nizza docg proveniente dalle sei macroaree della zona di produzione. È stata molto partecipata la Masterclass organizzata dall’Associazione Produttori del Nizza, guidata dal presidente Stefano Chiarlo.
Già a calendario la prossima edizione: Nizza è Barbera tornerà l’11 e 12 maggio 2024.
Redazione Centrale TdG