Il 5 maggio ricorre la Giornata Internazionale delle Ostriche e non c’è momento migliore per celebrare questo particolare mollusco, unico in natura
Per diversi secoli questi frutti di mare sono stati considerati un cibo afrodisiaco e il mito nacque con Giacomo Casanova, il noto avventuriero e donnaiolo veneziano che pare mangiasse cinquanta ostriche al giorno per migliorare le performance amorose. Ma già nel mito di Afrodite – Dea della fertilità e dell’amore – la Venere emerge dalla spuma del mare all’interno di una conchiglia.
Tra i principali luoghi di produzione di ostriche c’è l’Irlanda dove, ogni anno, a settembre si tiene anche il Galway Oyster Festival e tanti sono i modi per gustarle, sia crude che cotte.
Curiosità
- Le ostriche sono l’ingrediente principale dell’omonima salsa usata nella cucina del sud-est asiatico. È una ricetta nata per sbaglio da uno chef cantonese che aveva dimenticato sul fuoco una padella piena d’ostriche. Dopo averle assaggiate, e aver così scoperto che si erano trasformate in una salsa gustosissima, il signor Lee Kum Kee – nel 1888 – decise di commercializzarla come condimento.
- L’allevamento di ostriche è uno dei più sostenibili al mondo: ha un impatto così basso sull’ambiente che è permesso addirittura all’interno delle riserve marine.
In occasione della Giornata dedicata alle ostriche, la chef Elisa Hoti ha creato un menù ad hoc, di cinque portate + il dolce.
Nessuno meglio di lei, che tanto ama portare il mare al ristorante La Madia, può condurre gli ospiti attraverso un racconto fatto di acqua salata e profumi mediterranei.
Festival di Ostriche
- Ostrica con granita di Vermouth e geleè di arancia
- Ostrica con aria di gin e sorbetto di mela verde
- Ostriche, lardo di Colonnata, beurre blanc e crumble di alici
- Risotto alle ostriche, polvere di basilico e scorza di limone
- Ostrica, foie gras, pesca e riduzione di Porto
- Dolce a scelta
IMPORTANTE: Il menù sarà disponibile il 5 maggio, solo su prenotazione.
Il ristorante e la chef
La Madia è un ristorante gourmet da venticinque coperti, che diventa teatro per uno spettacolo sempre diverso in bilico tra terra e mare.
Elisa Hoti, di origine albanese ma in Italia da tanti anni, ha acquisito la tecnica lavorando a lungo in alcuni ristoranti di Torino prima di prendere la decisione – nel 2019 – di rilevare questo storico ristorante del precollina torinese. I sapori netti che caratterizzano i piatti della chef sono chiara espressione della filosofia del ristorante, che intende proporre i classici della cucina italiana in chiave contemporanea, valorizzandone gli ingredienti e ponendo una particolare attenzione alla bellezza del risultato finale, perché il colore è anche sapore.
Info utili
- La Madia
- Corso Quintino Sella, 85/a Torino | t 011 8190028
- mar-sab19:30-23:00 | domenica 12:30-15:30 19:30-23:00
- www.ristorantelamadiatorino.it
Redazione Centrale TdG