Aprire una “semplice” trattoria in Piazza Gran Madre, ai piedi della collina torinese in una delle zone più elitarie della città, può sembrare un azzardo, ma l’idea di Marco Bonomi, ingegnere-imprenditore di successo nel capoluogo piemontese con la famosa pizzeria Amici miei e la pasticceria Gaudenti 1971, e della sua vulcanica socia Elena Bucarelli è stata quella di offrire un tipo di cucina certamente tradizionale ma fuori dai consueti schemi della classica offerta gastronomica regionale.
Nessuno dei due soci era interessato ad un’avventura gourmet e di concerto è stata creata Almondo Trattoria che, come in un concreto ossimoro, è un “coacervo positivo” formato dalle dinamiche personalità dei giovani collaboratori che da Almondo ci lavorano: in sala si muovono veloci e attenti una ragazza campana e un ragazzo pugliese, ai fornelli un cuoco romano, uno umbro e una ragazza calabrese, un’intraprendente brigata di cucina che propone piatti che permettono un “giro d’Italia” della buona arte culinaria, quella schietta e genuina, che vuole soddisfare non solo il palato, ma anche il cuore. Piatti senza orpelli visivi e improbabili “impiattamenti” con arie e schiume di poca sostanza ma, al contrario, concreti, semplici e ben fatti, proposti per farti sentire bene come quando si va a casa di amici e ci si siede con loro a condividere quello che la mamma o ancor meglio la nonna hanno preparato per la famiglia, per far ritrovare quei sapori dell’infanzia, dei momenti piacevoli vissuti con i propri affetti, in gite fuori porta o in vacanza. Ricette “popolari”, non solo per vasta diffusione e conoscenza, ma che derivano proprio dal popolo in quanto di ininterrotta tradizione, magari gustate in storiche trattorie di altre regioni…ma in carta si trovano anche insolite proposte forse poco conosciute ai più.
Ecco quindi che al torinese “bugianen” viene aperta una finestra golosa anche sulle tradizioni regionali dei vicini, piatti con ingredienti storicamente “poveri” ma ricchi di gusto, come la rustica “pappa al pomodoro” toscana, i “tonnarelli cacio e pepe” un classico romano (fenomenali!), le “orecchiette di grano arso con cime di rapa”…la Puglia in tavola, i “mandilli” liguri con un pesto commovente da quanto è profumato e buono, il “Brustengo”, focaccia bassa tipica di Gubbio (la piadina umbra) accompagnata da prosciutto crudo di Norcia e pecorino saporito, un piemontesissimo “carpione” che mi ha riportato all’infanzia e tante altre squisite proposte che spaziano dalle Alpi alla Sicilia.
Una segnalazione a parte la merita il “Cappon magro”: il nome non deve trarre in inganno… è “magro” solo perché non contiene carne, ma solo pesce e verdure, quindi si può mangiare anche in tempi di Quaresima e di penitenza. Un piatto complesso nella preparazione e che qui da Almondo è stato doverosamente alleggerito ma che mantiene colori, sapori e profumi della terra di Liguria. Da provare assolutamente!
Molto interessante la possibilità di scoprire, con proposte dedicate, una regione diversa ogni mese, un tour gastronomico piacevole e alla portata di tutte le tasche.
La carta dedicata al “Nettare di Bacco” è variegata e a costi accessibili e privilegia vini da vitigni autoctoni di quasi tutte le regioni italiane per abbinarli coerentemente ai piatti dei rispettivi territori.
“Il buono, il bello e il giusto sono le tre parole che abbiamo tenuto a mente nel realizzare il progetto e che ci guidano nella quotidianità dell’attività – spiega Marco Bonomi – e la nostra soddisfazione più grande è riuscire a dare un prodotto di qualità, in un ambiente bello, al prezzo corretto. E vedere che i clienti tornano”. E in effetti l’ambiente è diverso dalla classica trattoria di campagna, ma punta alla contemporaneità con colori rilassanti, piante verdi all’interno e verso il soffitto, a integrare cromaticamente e a ingentilire gli ingombri degli impianti elettrici e della climatizzazione.
Almondo Trattoria si completa con due graziosi e accoglienti dehors: uno direttamente affacciato sulla chiesa della Gran Madre e l’altro, più discreto, nella via laterale.
Almondo Trattoria
- Piazza Gran Madre di Dio, 2L – Torino
- Tel. 011 4119684
- Aperto dal martedì alla domenica: 12.30-14.30, 19.30-23 (venerdì e sabato alle 23.30)
Paolo Alciati