Mercato Centrale Torino, sempre in movimento come la piazza torinese che lo ospita, inaugura una nuova, piemontesissima bottega: l’Emporio Sabaudo.
Il primo spazio fisico del blog Eat Piemonte di Dario Ujetto è un innovativo concept retail che trasforma i prodotti enogastronomici piemontesi in ambasciatori culturali e ponti di inclusività sociale: un progetto pionieristico di promozione turistica nato dalla collaborazione tra produttori locali e stakeholder piemontes, e sviluppato da un ecosistema di aziende del territorio in collaborazione con la società di consulenza Feelthebeat (coordinatore editoriale di Eat Piemonte) e Affini (storico locale di San Salvario).
“È da qualche anno che lavoro al progetto – afferma Dario Ujetto di Eat Piemonte – ma i tempi non erano ancora maturi. Questo è il momento giusto. Daremo vita a quel cambiamento che era già nell’aria, ma che ancora non si era manifestato. Lo faremo creando sinergie tra produttori, aziende, appassionati perché il cibo non deve essere solo nutrimento per il corpo, ma anche strumento di divulgazione culturale e inclusività sociale”.
Una comunità di gastronauti che diffonde la cultura piemontese
Emporio Sabaudo non è solo uno spazio commerciale, ma una comunità di appassionati di Torino e del Piemonte che vivono il cibo come mezzo di diffusione culturale e inclusività.
I gastronauti sabaudi, si definiscono così i promotori del progetto, sono fieri delle tradizioni piemontesi ma le concepiscono come strumenti per costruire ponti e dialoghi, prodotti per l’inclusività sociale e culturale.
Il concept si basa su cinque pilastri fondamentali: l’ecosistema di aziende del territorio (oltre 24 le imprese aderenti al progetto), la creazione di una comunità di appassionati, la diffusione del brand Piemonte attraverso l’enogastronomia, l’approccio radical piemontese che trasforma le tradizioni in strumenti di dialogo sociale e infine la filosofia della condivisione come modo di vivere il cibo piemontese.
Emporio Sabaudo non è un semplice negozio e cocktail bar, ma un hub culturale che combina vendita al dettaglio, area degustazione e spazio digitale. Grazie alla collaborazione con Affini, storico locale di San Salvario da oltre 17 anni al centro della scena torinese, il progetto ha trovato casa al Mercato Centrale di Torino.
La proposta di valore si articola su quattro fronti: offrire ai turisti un’esperienza autentica che va oltre il souvenir tradizionale, creare per i torinesi un punto di riferimento per riscoprire le eccellenze territoriali, garantire ai produttori una vetrina diretta su Torino e promuovere l’identità enogastronomica piemontese come patrimonio culturale e strumento di inclusività sociale.
Lo spazio sarà organizzato in tre aree interconnesse: una sezione retail con prodotti organizzati per territorio e tradizione, un’area degustazione con tavolo comunitario per assaggi guidati e incontri tra produttori e clienti e un calendario di incontri culturali con eventi tematici, vernissage e creazione di contenuti social.
Il Mercato Centrale Torino
Il Mercato Centrale è stato ideato e fondato nel 2014 a Firenze da Umberto Montano, imprenditore appassionato e creativo con oltre quarant’anni di esperienza nel vasto panorama della ristorazione fiorentina di alta qualità, con l’obiettivo di contrastare la lenta scomparsa dal centro città dei negozi di alimentari tradizionali e di tutte le buone pratiche del loro mestiere. Per dare vita al suo progetto, Montano ha trovato una visione condivisa e si è associato al gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, punto di riferimento in Italia nel turismo all’aria aperta. La sinergia nata dal loro incontro ha permesso di decodificare un nuovo linguaggio nel mondo del cibo, che fa della semplicità la sua forza. Questa idea prende vita in un formato innovativo, che porta in primo piano gli “artigiani del gusto” e il loro saper fare in un’ideale piazza della bontà, luogo di incontro e spazio per la scoperta, in dialogo costante con il tessuto urbano. Il Mercato Centrale conta oggi cinque location: a Firenze, Roma, Torino, Milano e Melbourne, confermandosi un format in continua evoluzione.
Redazione Centrale TdG